In arrivo le nuove date - lentamente ci avviamo verso la "normalità" per una ripresa in sicurezza contro l'epidemia del coronavirus

IN ARRIVO LE NUOVE DATE – Lentamente ci avviamo verso la “normalità” per una ripartenza in sicurezza contro l’epidemia del coronavirus.

In via di definizione il cronoprogramma delle nuove riaperture: dal wedding allo sport, dai ristoranti al chiuso all'allentamento del coprifuoco ai centri commerciali nei weekend. Per il wedding le Regioni puntano a ripartire già dal primo giugno con linee guida che prevedono banchetti all'aperto, ospiti rigorosamente distanziati e mascherina per tutti. Ma una data più probabile è quella del 15 giugno. Il via libera alle piscine al chiuso potrebbe invece avvenire prima. Per quanto riguarda ristoranti al chiuso, caffè al bancone e prolungamento del coprifuoco (alle 23 o alle 24 a seconda di quale linea prevarrà nel Governo) le novità potrebbero scattare già da lunedì 17 maggio, ma nella maggioranza non c’è accordo e il premier Draghi dovrà quindi trovare una sintesi come è accaduto per le riaperture del 26 aprile scorso.
Intanto è tornata la zona gialla in quasi tutta Italia, ma non per i bar. Nel senso che rispetto alla zona gialla “classica” stavolta non è possibile consumare al banco (salvo se il pubblico esercizio abbia tavoli all'aperto), come conferma una circolare emessa il 24 aprile dal Ministero dell'Interno.
Il Governo si impegna a fare un check ogni due settimane su tutte le misure per adottare provvedimenti adeguati in base all’evoluzione della situazione pandemica. Il primo check sarà a metà maggio con un’auspicabile riduzione dell’orario del “coprifuoco”. Il Consiglio dei Ministri, infatti, si impegna ad intervenire nelle prossime settimane, modificando periodicamente nel decreto legge sia le regole per le riaperture che gli orari del coprifuoco".
Potrebbe così cambiare il coprifuoco, con possibilità di spostarlo alle ore 24:00 da lunedì 17 maggio per poi abolirlo a giugno. Probabile, inoltre, la possibilità di consumazioni al bar. Decisivo per le modifiche sarà il prossimo monitoraggio sui contagi. Intanto la Ue ha deciso di non rinnovare il contratto con Astrazeneca ed entro fine giugno dovrebbero quindi arrivare le ultime 7 milioni di dosi di Vaxzevria.